mercoledì 19 ottobre 2016

Pillole di morte: L'assaggio di quello che verrà

Questa sera parteciperò al mio primo Death Cafe.
Devo dire la verità, sono un po' emozionata.
Chissà cosa salterà fuori tra un pasticcino e un caffè, tra un singhiozzare di ricordi ed esperienze, chissà che ne sarà di me, come direbbe Muccino.

Beh, ovviamente preparerò un pezzo degno dell'esperienza, non come questo che vi propino oggi giusto per fidelizzarvi.

In tema di assaggi, cafè e quant'altro oggi vorrei parlarvi di quanto ancora mi stia drogando di serie TV di bassa qualità e quanto mi sia affezionata a "I Borgia", produzione di qualche anno fa con Jeremy Irons nella parte di papa Alessandro VI Borgia.
La cosa più presente oltre a tette, donne nude, tette, uomini nudi, gente che fa sesso, gente che spera di fare sesso, threesome con il papa e ancora una valanga di tette, è il veleno.
Tutti o quasi muoiono avvelenati e ancora Lucrezia Borgia non ha iniziato la sua tanto chiacchierata carriera da avvelenatrice: tutti bevono, mangiano, cominciano a tossire e cadono. Alcuni squirtano sangue dalle orbite. Una completa orgia di bava alla bocca, sudore e morte.

Quelli erano anni  croccanti dal punto di vista velenoso. Lasciate che vi racconti la storia del re Ladislao I di Napoli e del suo presunto avvelenamento.
Questo personaggio spettacolare, detto "il magnanimo" fu un vero e proprio condottiero destinato alla gloria. Ma ovviamente qualcuno non voleva proprio che Lady riuscisse nelle numerose imprese che lo vedevano affaccendato (rincorreva il sogno di unificare l'Italia sotto la sua corona, roba da nulla per un tipetto vissuto nel 1400) si decise quindi di avvelenarlo, una roba pulita secondo gli usi di quei tempi.
Siccome però parliamo di un re, parliamo di uno con uno stuolo di assaggiatori, guardie del corpo, cibi e bevande controllate, insomma, mica facile.
Ma per fortuna dei suoi nemici Ladislao amava una cosa che non divideva con nessuno: la figa.
Quindi voi cosa avreste fatto? Avreste per caso spalmato l'organo genitale di una ragazza con del veleno per poi buttarla tra le braccia del re? Eh? Vi sembra un'idea idiota? Beh, secondo le leggende andò proprio così.
Lady banchettò con il fiorellino della ragazza fino a stare male e a morirne, letteralmente.
Al ritorno a Napoli il giovane re morì. 
Ma noi storici lo sappiamo, mica morì avvelenato, probabilmente morì di una malattia infettiva alla prostata. Comunque se l'era beccata allo stesso modo, è che a noi aridi topi di biblioteca piace fantasticarci un po' sopra.




La pillola di oggi è: diventati abbastanza ricchi da noleggiare un assaggiatore e abbastanza timorati di Dio da non rischiare. Io sono povera e atea, vivrò di rischi.