martedì 19 gennaio 2021

Sole, Sole... Solange - E siamo solo a gennaio

Spumeggianti questi albori del 2021.

Non dobbiamo negare di esserci arrivati con l'assoluta convinzione che il lockdown e il covid sarebbero spariti dal primo minuto dopo la mezzanotte del 31 dicembre. Anzi, più che "assoluta convinzione" parlerei di "disperata speranza".

E invece, permettete il francesismo, col cazzo. 

Siamo rinchiusi in zone che virano dal giallo al rosso, colori vibranti e accesi che potrebbero precipitare anche in un allegrissimo blu tenebra (ma prima avremmo una leggerissima transizione in viola e viola addobbo funebre mi dicono dalla regia) e siamo tutti irrimediabilmente irritati, scostanti, depressi. Personalmente assisto giornalmente a scenari scoraggianti: gente che si azzuffa per fare il vaccino (e ancora non era entrata a gamba tesa Sua Maestà Letizia Moratti e la distribuzione di brioche al popolo e vaccini all'aristocrazia, ora sì che si respira aria fresca di ancien régime), gente che dovrebbe fare il vaccino ma ha paura di cosa possa contenere perché tanto il covid lo curi con l'idrossiclorochina e quindi non lo fa (gente che di solito berrebbe il Gange. Gente a cui andrebbe servito il caffè di Sindona, francamente), gente che ha paura di respirarti accanto perché hai avuto il covid, gente che vive nel buio dello smart working ormai da un anno e tra poco si darà alle pitture rupestri sulle pareti della cucina.

Siamo a gennaio, la lotta al virus è lenta e impervia, il sole tramonta sempre alle 17 e fa un freddo cane: la depressione è dietro l'angolo.

Ci stiamo riscaldando le mani in questo inverno del nostro discontento, tra Renzi che ci fa vivere il brivido di una crisi di governo e la Meloni che dà del Barbapapà a Conte, stiamo discretamente aspettando il sole come Neffa, ma il nostro vero Sole ormai ci ha lasciati a brancolare nel buio dal 7 gennaio.

Solange, al secolo Paolo Bucinelli, era uno di quei sensitivi svolazzanti e sopra le righe che ci faceva compagnia negli anni '90, era riuscito anche a detronizzare il pesantissimo Divino Otelma che imperversava su Canale 5 quando la Cuccarini era solo una ballerina e non una sovranista e noi ballavamo "VOLA, CON QUANTO FIATO IN GOLAAA" tra un sofficino e una speedy pizza. 

Mentre Otelma si presentava con palandrane pacchiane e anelli rubati a mia nonna, Solange appariva leggero, con i capelli sparati come una delle Hologram, sempre allegro e allusivo. 

Il nostro eroe, dopo aver dato del pagliaccio al Divino O, si è pure battuto per i matrimoni gay lottando contro quel colosso di Angelino Alfano (quanti ricordi, mi è entrato un bruscolino nell'occhio) a colpi di abito bianco. E, a proposito di abito bianco, ricordiamo della profezia che fece alla Boschi, ovvero "ti troverai un marito, ma sarà di destra!" (tranquilli, Matteo Renzi è ancora felicemente sposato).

Ma attivismo a parte, Solange è nei nostri cuori - nel mio piccolo e arido, perlomeno - per un capolavoro della musica italiana: "Sole, Sole... Solange", il suon grande singolo del 2006.


La vostra vena polemica sta per esplodere dopo la visione di "SanPa" su Netflix e vorreste picchiare Red Ronnie con la videocassetta su cui avevate registrato l'apparizione di Britney Spears a "Roxy Bar"? No, cantatevi la strofa "endovene d'amore che ci forano il cuore/se alle volte ti sembro un po' strano/è solamente per fare casino!"

Nostalgia della ressa per entrare su un RyanAir per Tenerife? Vi mancano gli applausi dopo il perfetto atterraggio a Punta Raisi? Intonate fortissimo "Se ci pensi e mi credi/se con gli occhi tuoi vedi/apri il palmo e ti leggo la mano/siamo in volo e ti porto lontano..."

Soffrite per le chiusure delle palestre soprattutto perché avete dovuto abbandonare la storiella con quel meraviglioso manzo sudato che vi "aiutava" a fare gli addominali? Siete ancora runner nostalgici del primo lockdown e ricordate con gioia di quando le vostre performance miglioravano dopo le minacce dai balconi? Chiudete gli occhi e canticchiate "Appiccichiamo al nostro tempo i nostri cuori sudati/Scappiamo via...senza dimenticare/i battiti, i battiti, i battiti, i battiti".

Solange è tramontato il 7 gennaio 2021 e ancora non sappiamo perché, forse il cuore sudato non ha retto tutti quei battiti, chi lo sa.

La lezione di oggi è: aspettando il sole e una nuova alba, godiamoci quello che abbiamo, quello che ci dona gioia e ci rallegra, quello che ci confonde di piacere. 

"Sarà che non c'è il sole, Sarà che tutto sembra resti uguale, Sarà quel che sarà ma sono preso male, Ma nessuno chiama e non so chi chiamare"


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