giovedì 4 luglio 2013

Pillole di morte: Agatha Miller in Christie in Mallowan.

Pochi sanno che ad un certo punto pure una donna posata, intelligente, curiosa ed acculturata come Agatha Christie sbroccò alla grande.
Era il 1926, dopo aver fatto il giro del mondo nel 1923, cresciuto una figlia e scritto "Poirot a Styles Court", Agatha crolla: il lutto per la morte della madre e la seguente richiesta di divorzo da parte del marito Archie, buttarono la giallista nella più cupa delle spirali.
Agatha Christie prese la macchina e scomparve per dieci giorni. La ritrovarono in un albergo di Harrogate sotto il nome dell'amante del marito. Progettava qualche sordido piano degno di un suo romanzo? Secondo un suo biografo sì. Voleva incolpassero il marito fredifrago della sua morte, forse infastidita dal banale clichè dell'esser stata cornificata con la solita, scialba segretaria. Dopo esser stata scoperta rintanata nell'albergo, la scrittrice si scrollò di dosso i problemi, acchiappò la figlia e se ne andò in vacanza alle Canarie. Il resto si sa: carriera sfavillante, il secondo matrimonio con un affascinante archeologo e la consacrazione eterna. Morì nel 1976, da gran signora.
Della scialba segretaria nemmeno l'ombra
 
 
 
Bella storiella. Già.
La mia cupa spirale invece è farcita di vino bianco frizzante, pizza alla cipolla e maxi divano su cui diminuire le diottrie guardando "Chi l'ha visto?" su un mini schermo. Ancor più probabile che il mio giro del mondo si componga di 5 giorni 5 passati in Trentino in una pensione stile "Shining" ma con baristi dall'accento alla Gustav Thoeni. In compenso l'unico uomo che "non" ho mi chiama "Giorgia".
Insomma, la mia vita, anche nella più misera delle sorti, si avvicina sempre più a quella di una suora comboniana piuttosto che a quella di una giallista sovrappeso degli anni '20 ( e '30, '40, '50, '60 e '70).
Ma almeno io e la mia eroina condividiamo un momento no. E se magari non posso ambire ad un avvenente archeologo, allora mi guarderò intorno al prossimo cantiere stradale.
La cazzuola ha pur sempre il suo fascino.
 

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