venerdì 7 dicembre 2012

Morto Show: la macchina del divertimorto.

Una cosa fissa da due anni nella mia vita da squallida precaria, disoccupata, "difetto sociale", è il lavoro al Centro Accrediti Stampa del Motor Show di Bologna. 
Il lavoro consiste, banalmente, nel far perdere tempo a giornalisti imbufaliti col sistema e a me imbufalita con i giornalisti nel tentativo di mercanteggiare un'entrata alla fiera dei motori targata Italia.


I giornalisti sono animali strani. Alcuni cercano d'infilare i propri nipotini di 6 anni facendoli passare come operatori di ripresa, altri che, cito, "mai e poi mai mi piegherò al sistema facendo la Tessera dell'Ordine!". Questo "sistema" dev'essere terribile. Roba che se fai la tessera diventi un burattino senz'anima.
Ci sono quelli che ti sommergono di domande "Allora? Come va' quest'anno? Bene? Pubblico ce n'è? E gli stand? Quante case automobilistiche ci sono?". Beh, già che ci siamo mi vuol chiedere come sta la mia zia di Cuneo o, già che siamo in tema, quanti elefanti riescono ad entrare in una Panda?.
Un altro tipo è quello sincero, magari implume, che schietto ti dice "Io l'articolo non so se lo faccio, è che devo comprare la macchina nuova.".
Poi ci sono i furbi. Tipo quello che ho di fianco che sta parlando con la ragazza degli accrediti Mercedes (un'adepta di Scientology che crede nel vero amore) vendendole strane storie di coliche renali e Medici Chirurghi di Fama Internazionale che han perso i loro biglietti e ne chiede altri 50 dicendo la magica frase "Oh, ma poi te li ridò! Magari lasciami anche il tuo numero!".
E' come essere un domatore di bestie in un enorme circo motoristico.

Parlando di morti e morte, il giornalista supera ogni stereotipo di vita terrena diventando uno "Zombie da Sala Stampa". 
Lo ZdSS arriva di buona lena alle 8 e 30 del mattino quando ancora le giovani e belle ragazze dell'Ufficio Stampa sorseggiano i loro caffè al Ginseng, si siedono davanti al computer sfregandosi le mani e dopo qualche chiamata degna di uno spot della vecchia Sip (Mi ami? Ma quanto mi ami? Dove sei? In Kamchatka? Machemmefrega paga BolognaFiere Trottolina mia!) vagano meditabondi per ore tra gli stand, arraffano qualche gadget, scrutano ogni novità Opel e ogni ragazza languidamente spalmata sopra di essa. Poi, a mezzogiorno, il buco nello stomaco creato dal vagabondaggio assistito, li spinge a procacciarsi cibo, facendogli risalire le scale del Blocco B dedicato alla loro sopravvivenza. Dopo pranzo lo ZdSS, se ha fortuna, si fa timbrare il prezioso pass da giornalista, infila al volo una pettorina, e sguiscia in Area 48 a vedersi qualche gara di velocità targata Ferrari o Red Bull, sgomitando per avere la foto migliore con il pilota del giorno. Galvanizzato da cotanta meraviglia, lo ZdSS si approccia al computer per scrivere il miglior articolo della sua vita. Ci pensa ore. Talvolta giorni. Si trascina in bagno con i capelli arruffati e il volto corrucciato. Il colorito volge al verde Trabant.
Trafitto da un'idea illuminante come San Paolo sulla via di Damasco, torna al pc accartocciando fogli di bloc notes, battendo come un forsennato sui tasti del suo Toshiba del 2003. Ancora in caccia d'informazioni, lo ZdSS intercetta l'addetto al bancone della Sala Stampa e gli chiede tutte le rassegne stampa della settimana. Vuole farsi un'idea di quello che hanno scritto i colleghi.
Stremato, verso le 21 - 21 e 30, lo ZdSS abbandona mestamente la sala, vorrebbe restare ancora, ma le occhiatacce dell'addetto al bancone lo fanno desistere.

In sostanza qui al Motor Show si affianca un altro evento: il Morto Show. Campionari di giornalisti bizzarri, anteprime inedite di reporter giovani e rampanti, Icon Cronisti dalle età improponibili tenuti sotto formaldeide, Luxury Inviati, ovvero quelli targati TG 5 o Sky e infine le gare all'Area 90 mortocheparla per l'ultimo posto in Sala Stampa. Una valanga di zombie muniti di pass.

La lezione di oggi è: vieni al Motor Show che ti diverti e adotta uno Zombie da Sala Stampa. Basta un gadget firmato Motor Show e sarà tuo PER SEMPRE.







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