venerdì 20 marzo 2015

Di peste, eclissi e presagi

Carissimi e sanissimi lettori, eccoci qui.
Se avete interpretato l'eclissi di oggi come presagio di sventura, bravi, avete azzeccato: ecco infatti un nuovo appuntamento con Ars Moriendi!

Vi chiedo scusa in anticipo se troverete dei refusi grammaticali, ma sto scrivendo con un occhio solo. 
Sì, ho provato a guardare l'eclissi con uno scolapasta e gli occhiali da sole. 
Sono salita sul terrazzone al sesto piano, scolapasta alla mano e occhiali da sole sul naso, ho guardato l'eclissi per un mezzo secondo prima di accorgermi che il vicino del sesto piano suole lasciare il suo dobermann scorrazzare libero per sgranchirsi le zampe proprio su quel dannato terrazzo condominiale. Sì, lo so, avete detto in lungo e in largo di non farlo, ma vi giuro che ho guardato quel maledetto disco solare per pochissimi secondi. Al mare, per dire, da bambina lo guardavo fisso per lunghi secondi prima di fare il bagno. Ve l'ho già detto che ero una bambina particolare?

Beh, comunque, il mio occhio destro è andato. E comincio a pensare di essere un prodotto delle piaghe medievali. Nemmeno un mese  fa infatti mi trovavo al Pronto Soccorso per un problema di macchie sulla pelle. Io avevo sentenziato che si trattasse di peste bubbonica, ma quel dannato cerusico del Sant'Orsola mi disse che si trattava di un banale Eczema Microbico Migrante. 
Sarà banale, ma sta di fatto che è ancora con me. Continuo a pensare che sia peste.
E così, cercando qualche informazione sulla peste, mi sono imbattuta in una notizia che mi ha letteralmente travolta: A Londra hanno scoperto circa 3.000 scheletri mentre lavoravano alla costruzione della nuova struttura della stazione ferroviaria di Liverpool Street Station. 3.000 fottuti scheletri. Pare si tratti di molti appestati deceduti durante la grande epidemia del 1665 di cui, guarda caso, proprio quest'anno ricorre il 350° anniversario. Non avete idea dell'immenso lenzuolo di morte che ammanti ora quel luogo.



Ovviamente flotte di apprendisti ghostbusters e spiritisti sono andati sul luogo percependo ogni sorta di male e sventura. Per quello bastava venissero nel mio condominio.
Una sensitiva afferma senza dubbio che i passeggeri futuri si porteranno addosso il dolore e la tragedia dei defunti sulle loro spalle. Poveri pendolari.
Anche se ora mi spiego il perché della mia personale sciagura: in tanti anni di pellegrinaggio storico a Londra non ero mai transitata dalla Liverpool Street Station. Ma, coincidenza, ci sono passata proprio nel 2012, quando tutta la mia sfiga ha deciso di premere sull'acceleratore. Quindi, caro defunto che in quell'occasione hai deciso di appoggiarti a me, scavati gentilmente dalle palle che così vado avanti, che con la sfiga son bravissima da sola.

Se tutti questi morti non vi bastano allora sarà il caso di ricordarvi della povera Anna Neville che moriva 530 anni fa e lo faceva proprio durante una storica eclissi di sole. Anna Neville era la moglie del famosissimo  re Riccardo III (quello che svendeva il suo regno per un cavallo durante la battaglia di Bosworth field, per dire come stiamo messi) che, dopo una brevissima tubercolosi, lasciava il suolo terreno proprio mentre tutti i nasi d'Inghilterra stavano su a guardare quel curioso, quanto sciagurato, evento astronomico.



L'eclissi fu poi interpretata come il segno inequivocabile che la casa regnante di York era al capolinea. 
E certo, poi di fatto Riccardo III fu sconfitto e cominciò il periodo Tudor. Di male in peggio. Ma di lui parleremo più avanti, anche perché il fatto che il suo corpo sia stato trovato in un parcheggio mi fa veramente sbellicare. Gli unici morti che puoi trovare in un parcheggio, di solito, sono quelli che cercano posteggio davanti a te, all'IKEA, di sabato pomeriggio.
Quindi, se uniamo i 530 anni dall'eclissi e dal declino della casata York e i 350 anni dalla grande peste di Londra penso che tutto sommato per il Regno Unito questo sarà un anno molto croccante.

La lezione di oggi è palese: senza maschera da saldatore non si guarda l'eclissi. E, se per caso pensaste di avere la peste, fatevi prescrivere un antibiotico per una settimana e siete a posto.
Credo.


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