martedì 21 febbraio 2012

Della pericolosità del tennis e della devozione di certi motociclisti austriaci

Lo sport è una parte importante della nostra vita. Lo sostiene una persona che dovrebbe essere a godersi la sua settimana gratuita in palestra e che invece è inchiodata su una sedia a raccontarvi la storia di due uomini molto particolari in vita e soprattutto nella morte.

Il primo importante personaggio è Giacomo I di Scozia che morì il 21 febbraio 1437 per colpa del tennis. Ma ci arriveremo. Prima di tutto bisogna ricordare che Giacomino in vita aveva passato ogni sorta di punizione da romanzo russo. Il fratello morì di fame prigioniero nel Fife, per paura che anche Giacomino potesse essere preso in ostaggio da quei cattivoni degli inglesi, "le autorità" scozzesi (mi piacerebbe sapere quali) lo spedirono in Francia. Manco a dirlo venne catturato e fatto prigioniero dai cattivoni ed imprigionato nel castello di Windsor. Il padre, il povero Roberto III, morì dal dolore. Ora, le probabilità di sopravvivenza dei sovrani scozzesi erano alte come le probabilità di vittoria dello scudetto da parte dell'Inter nella stagione 2011/2012. Ma Giacomino aveva una bella tempra e siccome nessuno volle pagare il riscatto di 40.000 sterline Giacky si dedicò allo studio e ,a quanto pare, allo sport. Quando finalmente tornò in Scozia non aveva calcolato che gli scozzesi sono quel tipo di popolo che assomiglia ad una classe di Secondigliano quando il professore si assenta per un minuto: guerra civile, fazioni che si scontrano per la supremazia, totale rifiuto del potere costituito. Giacomo governò saggiamente e con mano ferma, ma quel bischeraccio di sir Robert Graham non ne volle sapere. Il 21 febbraio fece irruzione nel monastero dei domenicani di Perth con l'intento di compiere un bel regicidio. Il re scappò a gambe levate giù per le fogne, ce l'avrebbe quasi fatta se non fosse stato per le palle da tennis. Tre giorni prima infatti Sua Maestà aveva fatto bloccare l'altra estremità dello scarico poichè era collegata con la corte del tennis e le palle ci finivano regolarmente dentro. Intrappolato come un topo, Giacomino fu ucciso. Mi domando quanto si sarà pentito di aver cominciato a vivere all'inglese pensando di installare un campo alla Wimbledon in SCOZIA. In Scozia si beve, si canta e ci si ammazza. Ma di tennis nemmeno l'ombra. Ma dai.
La lezione importante che dobbiamo imparare è: lo sport è importante, la pellaccia ancora di più.



L'altro personaggio di oggi è Falco. Avete presente Falco, no? L'unico cantante austriaco che il mondo abbia conosciuto. Non tiratemi fuori soprano e compositori: no, CANTANTE AUSTRIACO. Già ho detto tutto. Falco s'impone con canzoni memorabili come "Der Kommissar" e "Rock me Amadeus", capolavori indiscussi del trash anni 80, solo il Telegattone potè fare di meglio.
Falco è l'unico sopravvissuto di un parto trigemellare, e a 5 anni gli viene certificato l'orecchio assoluto. L'Austria vede la possibilità di tornare alla ribalta sul piano musicale internazionale, ma poi Falco manda tutto a quel paese. Ma bisogna capirlo, erano gli anni 80! Dopo inizi contrastati (Ganz Wien, canzone sull'uso di droga a Vienna, viene censurata) nell'86 piazza "Rock me Amadeus" al vertice delle classifiche americane ed inglesi. Un austriaco negli USA.
Sarà stato cantare con Brigitte Nielsen, saranno gli eccessi del piccolo Falco ma la crisi creativa arriva e così si trasferisce nella Repubblica Dominicana (posto trash per eccellenza per le popolazioni austro-ungariche). Purtroppo però il buon vecchio Falco, tornato brevemente al successo negli anni 90 con il singolo "Titanic" (e qui avremmo dovuto capire che la fine era vicina), si schianta con la sua auto in quel paradiso trash dominicano il 6 febbraio 1998. Non è tanto la sua morte a stupirci, ma il seguito. Il suo corpo verrà riportato in Austria da un aereo della linea Lauda Air (ebbene sì, Nikki Lauda aveva una linea aerea e sì, era grande amico di Falco: un po' come se Fisichella fosse grande amico di Tiziano Ferro), il suo feretro venne portato al luogo di sepoltura dagli stessi motociclisti rock viennesi che girarono con lui il video di "Rock me Amadeus" e la sua tomba è una scultura kitsch/esoterica degna di mia nonna che colleziona galli in ceramica.
Riposa vicino a Ludwig Van Beethoven. Immagino i party a base di coca e alcool.



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