mercoledì 7 novembre 2012

Buonanotte Tesor mio (dormire è un po' come morire)

Mi sono ricordata che da bambina mia madre mi aveva regalato un bellissimo libro di fiabe.
Anche mia nonna me ne regalava sempre e io li amavo, quei disegni, quelle principesse con tutti quei pizzi nei vestiti, i capelli biondi e lucenti o neri come la notte. Assoluto, intenso amore per tutte quelle fiabe.
Ma torniamo a mia madre. Il libro era, se non erro, un libro di fiabe piemontesi e valdostane. I disegni erano i più belli che io avessi mai visto. Colori che non sapevo esistessero. Luoghi immaginari più veri di qualsiasi documentario televisivo avessi mai guardato per più di un minuto.
Ecco, quelle fiabe eran sempre mortali. Una, se ben mi ricordo, parlava di una bellissima fanciulla a cui amputarono entrambe le mani buttandola poi in un pozzo senza che avesse la possibilità di arrampicarsi. Le avevano tolto in un sol colpo la speranza e la vita. Ah sì, e le mani.
Le fiabe di mia madre erano tutte così. Arriva il principe, salva la principessa, poi si sposano, ma litigano e lui la uccide gettandola tra serpenti o giù per una rupe. Tipo il telegiornale delle 20.
 
E poi state lì a chiedervi perché parlo di morte. Mah. Chissà.
 
Svicolando da tutti questi scenari di disperazione ed angoscia, la fiaba che adoravo di più da bambina era quella de La bella addormentata nel bosco. The original one, anche se la videocassetta della Disney fu consumata peggio che un video porno di un erotomane negli anni '80.
Nella versione originale la cara Bella Addormentata pungendosi col fuso si addormenta e insieme a lei, grazie ad un incantesimo di una fata madrina, tutto il regno per 100 anni. 100 fottuti anni. Ovviamente passa il solito principe che con un bacio la sveglia e con lei tutti si alzano a celebrare l'amore.
Ma poi c'è un seguito. E qui mia madre apprezzava. Le si illuminavano gli occhi.
La Bella Addormentata si sposa col suo principe e mette al mondo due figlioletti, un maschio e una femmina. Ma il principe tiene la sua mamma all'oscuro della nuova nuora e dei nipotini per un valido motivo.
Quando si dice che la suocera è un mostro non si sbaglia perché la madre del grazioso principe in realtà era un'orchessa. Appena viene a conoscenza del fatto di avere una famiglia, la suocera impazzisce. Ma non di gioia. In quanto orchessa chiede ai suoi servitori di poter mangiare a cena i due nipotini. In quanto suocera chiede di poter mangiare anche la nuora.
Ovviamente la famigliola scampa ai piani malefici della Sig.ra Orchessa che decide di braccarli per gettarli nella solita rupe piena di animali velenosi. Il principe però si ribella a mammà e le dice di farsi gli affari suoi e di smetterla di mangiare bambini che poi non li digerisce e la notte poi son dolori.
Così, la povera orchessa, rimasta sola, si suicida gettandosi nella solita rupe.
 
 
 
No, la morta del giorno non è l'orchessa ma la nuora, la Bella Addormentata.
Una che dorme per 100 anni, permettetemi, è più morta di un morto vero con i vermi e tutto il resto. Per 100 anni te ne stai lì, immobile, aspettando che un principe ti svegli con un bacio.
Va bene, non è colpa tua, la solita vecchia che augura sciagure e punge con un fuso le giovani ragazzine, chi non l'ha mai incontrata per strada? Ma una volta che il principe ti sveglia con un bacio hai tutto il mondo davanti cara! Hai 100 anni di mode imbarazzanti da recuperare, 100 anni di scherzi telefonici arretrati, 100 anni di limonate selvagge nei sedili zozzi di una Punto, 100 anni di aperitivi e sbronze senza un domani al baretto sotto casa da pagare, 100 anni di esami universitari con la media del 28 che tanto fai antropologia e chi vuoi che ti assuma.
La Disney e i Fratelli Grimm fanno finire qui la fiaba. La principessa farà tutte queste cose, magari insieme al suo bel principe o ad un fuoricorso di economia a cui piacciono il Che e le Birkenstock.
Ma nella versione che mi hanno sempre raccontato, la povera rincoglionita della Bella A. si rinchiude in un matrimonio reale, sforna due bambini e litiga con la suocera. Bella merda.
 
Allora sai che succede? Che la lezione di oggi è che a volte la nostra vita è una fiaba, sta a noi decidere dove mettere la parola fine.

Nessun commento:

Posta un commento