Dev'essere senz'altro il mio destino. Anche in campo cinematografico, la morte accompagna ogni mio sexy pensiero. Come ogni donna sui trenta che conduce una meravigliosa e vitale relazione sentimentale da 8 anni, è normale trovare nei divi di Hollywood uno sfogo ormonale degno di essere tale. Ora, se fossi una normale donna sui trenta avrei aperto un blog su scarpe o vestiti impestando tutti i post con facce di Audrey Hepburn o borse low cost e avrei il poster di Patrick Dempsey attaccato alla porta dell'ufficio o troverei Brad Pitt irresistibile; siccome sono una donna sui trenta e ho un blog che parla di decessi e riti funebri è assolutamente sintonico che il mio attore preferito sia Sean Bean.
Sean Bean è un uomo meraviglioso e vivo. Nella realtà. Nella finzione cinematografica infatti vanta il primato singolare di morire in 22 film. E non parliamo dei telefilm. Chi lo conosce come Ned Stark di "Game of Thrones" sa che la morte gli evita la stagione 2 dell'acclamatissimo serial. Morti assurde, come morire schiacciato da un'enorme antenna satellitare, morti dolorose, come essere sepolto vivo e deliranti come morire nudo nella neve. Morire. Nudo. Nella Neve. Un video pieno di spoiler ve lo dimostra.
Ancor più delirante è il fatto che in film come "Silent Hill", dove CHIUNQUE morirebbe dopo il primo minuto, Sean ce la fa, incredibilmente qualcuno gli dice di tornarsene a casa e tutto finisce per il meglio.
Gustatevi dunque il video di tutte le sue morti proprio qui sopra.
Del resto il mio cantante preferito è Freddie Mercury (morto), la mia scrittrice preferita Agatha Christie (morta) è dunque un miracolo che almeno il mio attore preferito sia carnalmente vivo. Vi giuro che mi piacerebbe tanto ascoltare i Modà, leggere Moccia e adorare Scamarcio (è ancora di moda?), ma la cosa non cambierebbe, a quel punto sarei Morta Dentro.