martedì 5 febbraio 2013

Pillole di morte: Il condono tombale.

Da oggi si apre la stagione della gioia. O almeno ci provo.
Basta con le lacrime da abbandono, basta con tutta questa tristezza che mi ammanta stile pelliccia Annabella di Pavia.
Oggi si sorride, complice il bel sole e le cazzate di Berlusconi.
Ebbene sì, Ars Moriendi si schiera fieramente dalla parte dei morti, non certo da quella dei non-morti.
A parte la restituzione dell'IMU (cose che, bene chiarirlo qui, è una cosa possibile come possibile è la glaciazione del regno degl'inferi. E per molti, il regno degl'inferi, manco esiste.) la cosa più esilarante è stato l'accenno al cosiddetto "Condono Tombale".
 
 
 
Ora, qui ci occupiamo di morte quotidianamente, e il condono tombale, già dal nome, ci porta ad una questione inerente al decesso: la morte della nostra dignità, morale e fiscale.
In sostanza, se avete compilato male la vostra dichiarazione dei redditi perchè il vostro commercialista è scappato a Courmayer con i vostri soldi o se voi siete il commercialista scappato a Courmayer e non vi sognate nemmeno di fare la dichiarazione dei redditi, ecco allora che per voi arriva il Condono Tombale, in meno di un minuto mia Nonna che ha sbagliato a redigere una voce e un Briatore a caso che si è accidentalmente scordato di informare lo stato dei suoi svariegati SUV, yachts, Trillionaire e Apprendisti, sono magicamente lindi, puliti e senza macchia di fronte alla macchina fiscale.
Come il vecchio paragone della madre che ruba una mela per sfamare i suoi bambini e il milionario ingordo che froda i poveri. Uguali.
 
L'unica cosa che adoro del Condono Tombale è l'aggettivo Tombale.
Perchè chi lo propone dovrebbe pensare piuttosto ad una Lastra Tombale. La sua, possibilmente.
 
La pillola di oggi è: il silenzio tombale è la risposta migliore a chi propone un condono tombale. Magari non avrete indietro l'IMU, ma avrete salva l'anima.
 

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