mercoledì 13 febbraio 2013

Pillole di morte: la sorella di Coulthard

David Coulthard, famoso pilota di Formula 1 e mascella quadrata peggio di Ridge, sta per partecipare ad una trasmissione mattutina della BBC1 , è sabato e deve stare in una finta cucina mentre il solito presentatore babbeo gli chiede le solite cose sul solito circo della Formula 1. Tutto sommato non gli va male. Poi, poco prima di entrare in quella finta cucina, qualcuno gli sussurra piano che sua sorella Lynsay è morta.
 
 
 
David Coulthard è seduto su uno sgabello e guarda un tipo cicciotto vestito di nero preparare una pastella. Il tipo cicciotto, guarda caso, gli fa domande sulla Formula 1 e David, elegante e casual allo stesso tempo vestito in giacca nera e camicia bianca, risponde velocemente con il suo tipico accento scozzese. Nel frattempo, in Scozia, a Crossmichaels, la sorella Lynsay giace senza vita nella sua deliziosa casetta, con la polizia e il coroner intorno a lei. E David si tiene stretto nella mascella il dolore e lo sgomento, lì, a chilometri da lei, davanti ad una pastella.
 
Lynsay Coulthard aveva 35 anni, una bambina di otto mesi, un marito rubicondo, un lavoro come infermiera e la totale dedizione al fratello di cui gestiva il museo a lui dedicato a Twynholm.
 
In tutto questo, oltre al dolore, c'è una verità che mi gela il sangue: qualcuno ha dedicato un museo a Coulthard. Poco importa sia stata la stessa Lynsay.
 
Le lezioni di oggi sono poche ma semplici: non importa quanto veloce corra la tua vita, arriverà il momento in cui ti dovrai fermare. E forse non sarà piacevole.
La vita è breve. Mi sembra suoni abbastanza chiaro il concetto ogni volta che mi trovo a scrivere questo blog. La vita è breve per starsene seduti su un divano a crucciarsi. Un giorno fai visite guidate in un museo dedicato a tuo fratello e il giorno dopo sei distesa per terra a bocconi.
 
Alziamoci dal divano e aspettiamo che dedichino a noi un museo.

Nessun commento:

Posta un commento