giovedì 14 febbraio 2013

Tra San Valentino e San Romolo.

Svegliarsi la mattina di San Valentino. Sola.
Nel mio letto King Size 6 posti a fianco a me c'è il mucchio di panni in attesa di essere stirato. E non è proprio sexy e ammaliante. E nemmeno carico d'amore. Mi tiro su tipo sacco di patate e invio gentili bestemmie verso i bambini del piano di sopra che, per tutta risposta, sbattono i piedi e inviano bestemmie a loro volta. I bambini di oggi. E le loro stupide madri.
Tiro su la tapparella e fuori mi aspetta un bellissimo cielo grigio melange.
Mentre faccio colazione guardo la tv. E in tv c'è il mio ginecologo. Già, pare che Cielo stamattina faccia la maratona di tal programma chiamato "Reparto Maternità". Mi vengono i brividi e cambio canale più in fretta di Bolt.
Mi stiracchio, stendo e metto in ordine. Una giornata come tutte le altre. Fosse altro che è la festa degli innamorati. E c'è chi ha pensato di festeggiarla con il botto. Tipo Oscar Pistorius che ha scambiato la sua ragazza per un ladro e ha ben deciso di spararle.
Ora.
Parliamone.
La storia non è chiara. Questa poveraccia entra in casa e Pistorius (chissà se indossava le protesi. No perchè se no è premeditazione. Altrimenti te ne stavi a letto, protesi al chiodo e addio al secchio che ti accorgevi del "ladro") gli ha scaricato addosso 4 colpi di pistola.
Non uno stile "'ndo cojo cojo", sparando alla cieca. No, 4 colpi, di cui uno dritto in testa. Pistorius potrebbe seriamente pensare di cambiare disciplina olimpica.
 
 
 
Questi santi infestano sempre febbraio che di per sè sarebbe un mese tranquillo. Odio Sanremo e il Festival che ammorba la città. Cantanti, o pseudo tali, riesumati dalle loro bare, sverminati e insaccati dentro completi illustrinati e luccicanti. Miliardi di finti commentatori che intasano i social network con i loro pareri non richiesti che arrivano puntuali ad ogni esibizione, pubblicità, ospite speciale.
Sanremo mi sdrena. Ma è un evento che catalizza l'attenzione di tutti gli italiani più o meno medi, per certi artisti Sanremo è l'unica volta all'anno che possono sfruttare per ingannare il totomorto (ad esempio pensavo che Toto Cutugno fosse trapassato, ma, come ho letto, si è presentato scortato dal coro dell'Armata Rossa. Abbiamo afferrato il concetto, Toto).
I Ricchi e Poveri dovevano cantarcele di santa ragione, ma all'ultimo il figlio del "baffo" Franco è deceduto nella sua casa, pare ucciso dallo stress (Pare. Stress. A 26 anni. Pare.).
L'ironia sta anche nel fatto che San Remo, come santo, non esiste. Anzi, il patrono di Sanremo è, guarda che proprio l'han fatto apposta, San Romolo.
 
Mi spunta un sorriso mentre scrivo. Ogni giorno veniamo bombardati da milioni di opinioni, su tutto. Oggi sarà il trionfo dell'acidità dei singles, dei cuoricini  e delle speranze degli innamorati, degli chicconi snob che non lo festeggiano ma in cuor loro speran sempre in qualche sorpresa.
 
Io oggi ho ricevuto un bacio più grande di quelli che ricevo di solito. E non mi lamento.
Guarda cos'è successo alla ragazza di Pistorius.
 
La lezione di oggi è: Amatevi, amate, siate dolci e melensi. Spegnete la tv che Sanremo è morto. E soprattutto se andate a casa di Pistorius, suonate il campanello. 
 
 

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