domenica 18 marzo 2012

La fiera del Caro Estinto e le Red Bull.

Capitava nei momenti morti del mio lavoro in un ufficio stampa che leggessi di straforo qualche bella rivista. La migliore era "IL", inserto mensile de "Il Sole 24 Ore". In un numero particolare scoprì l'esistenza del Salon de la Mort, importante fiera sul mercato funerario mondiale con uno sguardo accurato su quello francese. Meditai per settimane di volare a Parigi nel periodo del salone, sognai di potermi accreditare come giornalista e scorrazzare tra bare, urne e psicologi addetti all'elaborazione del lutto. Nulla. Il salone fu cancellato e io tornai a lavorare triste.
Ma poi, proprio uscendo dall'archivio di stato il giorno di San Patrizio, ancora sobria, m'imbatto in un volantino del Tanexpo. Ora, ragionando all'inglese, pensavo che il "Tan" di "Tanexpo" si riferisse all'abbronzatura. Già vedevo i loschi individui di Jersey Shore entrare e scorrazzare tra docce solari, lettini e flaconcini di autoabbronzante. Non ragionavo in greco, al dio che personificava la morte, Tanato o Thanatos. Ed eccomi servita, una fiera della morte in Italia ma non solo, anche nella mia città, Bologna. Ovviamente le mie speranze di parteciparvi si sono infrante davanti al fatto che è solo per "professionisti del settore". Perché, io cosa sarei?
Comunque per fortuna c'è Tanexplora, evento collaterale a Palazzo Re Enzo, con corsi di formazione, percorsi d'arte, desk informativi e chi più ne ha più ne metta. Fateci un salto prima che sia troppo tardi.

Del resto, di domenica, c'è poco di cui parlare a parte il decesso del signor Red Bull, di cui non so nulla. Ma una cosa, mentre il signor Red Bull vola in cielo o scivola agli inferi, vorrei raccontarla.
A settembre avrò 30 anni.
Il che non mi destabilizza più di tanto, a parte il fatto che la nanezza che mi contraddistingue e lo spudorato uso di Converse al posto di tacchi alti 20 cm, mi fanno sembrare sempre una tenera 18enne. A 29 anni-quasischifosamente-30, non avevo mai bevuto una Red Bull. Mai. Ho lavorato un montante ore complessive di 2.897.658 al Motor Show e non ho mai assaggiato una Red Bull. Ho scritto tesi di laurea fino a notte fonda, sofferto per amore strazionadomi di lacrime per giorni fino a raggiungere uno stadio larvale, fatto party che non inizavano mai per poi non finire mai e in tutto ciò NON HO MAI BEVUTO UNA RED BULL.
Fino al gennaio 2012. L'ho fatto. L'ho bevuta.
E mi ha fatto cagare, Mr Red Bull.
Riposa in Pace. Sempre che tu riesca a riposare con tutti gli anni di Red Bull che hai nel corpo.

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